Tornano gli anni Settanta. Sin dalle prime sfilate delle
fashion week a Milano, Parigi, Londra e New York la tendenza è apparsa chiarissima: i Seventies sono stati
protagonisti in passerella.
I pantaloni della nuova Primavera/Estate 2015 si allargano a campana come succedeva
negli anni Settanta. Arriva l’influenza bohème dalla Febbre del Sabato Sera. Vagamente
gipsy e un po' rétro, questi pantaloni scampanati devono il proprio successo al
movimento hippy che negli Anni '60 e '70 li consacrò a uniforme. Il ritorno
contempla ben tre varianti, tutte studiate per assecondare ogni gusto e genere
fisico. Ecco, nel dettaglio, quali sono, come si distinguono e a chi stanno
bene.. Ecco i tre modelli che porteremo:
Palazzo, bootcut e flare. Con tutti i dettagli che li rendono i must have per
la prossima stagione.
![]() |
Sfilata Primavera /Estate 2015 Sonia Rykiel |
1) PALAZZO. Il pantalone "Palazzo" è un modello
che scivola sulle gambe largo e dritto come un grattacielo della 5th Avenue. Vi
consigliamo la versione a vita alta, perfetta per chi non è altissima: se lo
s'indossa con tacchi vertiginosi, è in grado di aggiungere centimetri preziosi
alla silhouette. Una sola accortezza: l'orlo deve sfiorare terra, altrimenti il
tacco spunta e il trucco si svela.
2) BOOTCUT. Il
pantalone "Bootcut" è un modello a zampa però più discreto: si finge
stretto fino al ginocchio per poi dichiarare la sua vera identità nella
svasatura, che copre solo parzialmente il piede senza diventare
"troppo" a campana. Si porta indifferentemente con sneakers e sandali
alti. In entrambi i casi, però, meglio non essere avari con la stoffa e
preferire un leggero strofinamento a terra.
3) FLARE. Il pantalone "Flare" è uno dei modelli che in un certo senso, può essere considerato il cugino
eccessivo del modello bootcut perché come lui rimane aderente fino al ginocchio
salvo poi allargarsi verso il piede senza mezze misure, praticamente come una
vela spiegata. Va usato con cautela: l'effetto clessidra (stretto sopra,
ampissimo sotto) può penalizzare chi non è slanciata.
Per tutti e tre i modelli vale la regola aurea delle
proporzioni: minimizzare il top per esaltare il volume dell'estremità. Ovvero:
bustier, maglie e giacche devono essere piccoli e ben aderenti alla figura. In
caso di modelli a vita alta, infine, la soluzione migliore è scegliere una
camicia da portare infilata, con cintura sottile per evidenziare la silhouette.
Commenti
Posta un commento